venerdì 24 ottobre 2008

Primo comandamento riflettere




Berluscao dalla Cina Con Timore


Grazie al premier,
che mi risparmia sempre un sacco di fatica sulle assurdità da dire,
anche se non fanno ridere.

Amen

giovedì 23 ottobre 2008

Madame, ancora?? Fuori dal finestrino prego...


Mi sembra sempre di urlare troppo a bassa voce..
Pessimo inizio, da capo.

Ho trovato un altro odio.
Ce l’ avevo già:

Continuo a commettere lo stesso sbaglio di mentirmi,
come fosse possibile perseverare così a lungo, sempre di più.
Una sorta di malattia degenerativa,
ma è peggio ..credo
ormai: non suppongo più.

In questa stanza è appena entrato un cane con una facilità che mi pare assurda,
dato che nei miei polmoni pare invece non filtrare un filo d’aria.
Mi manca in effetti.
L’aria intendo, adesso,
in questa casa che non è mia,
né mai l’ ho sentita tale.

Ho assaggiato l’amaro in poco tempo
ma tutto insieme,
e me ne stupisco,
ed è stupido in effetti
perché non ho fatto altro che ingoiare fiele per anni.

Avrei voglia del mio letto vecchio in effetti,
delle pareti d’inizio ‘900, con le cornicette stuccate bianche
sul soffitto fatto a boomerang come la stanza.
Dei vasetti pieni di acqua colorata vicino al letto
E di qualcuno da svegliare domani mattina prima di uscire per andare al lavoro.

Ho volutamente ignorato quante altre pieghe mefitiche potesse assumere l’esistenza.
Mi hanno detto di stringere i denti,
ma mi sembra che mi filtri la merda dalle fessure tra incisivi e canini a volte.
E dal fuori al dentro, questo è il grave.

Credevo, in un certo senso,
che una certa dose fosse finita,
invece avevo appena iniziato con una dipendenza da metadone.
Meno costoso
Ma senza piaceri e tante pene.

Sono sola,

con un cappotto addosso.

Senza cavallo,
senza auto,
senza casa.

Senza cose inutili.

Ho una sorta di artrite alla
Grafite,
che mi porta sui tasti e non al temperino,
che spero mi lasci in pace stanotte
in cui non voglio avere altri incubi
ché oggi non mi sono svegliata abbastanza
dalla dura nottata…


In effetti con due lauree potrei anche aver imparato che una delle frasi che non valgono nella vita è:
lasciatemi in pace.

A voi è mai andata meglio?
Sarò io che salgo sul patibolo.
Probabile,
credevo di cercare sicurezza invece mi scorgo a sperare sempre cambi qualcosa.


Eppure la sicurezza che non muti niente è sempre dietro l’angolo.

Mea culpa se non l’accetto.


Ho sonno,
ma minga tròp…

mercoledì 22 ottobre 2008

Buon centerario




centesimo post
fashion
una borsa di...
prova



varanasy baby

martedì 21 ottobre 2008

Jamaican ospizio




Il papa dice che i malati terminali non vanno lasciati soli...
ma questo non risolve il prblema della solitudine presso gli anziani,
che soli si fanno le canne...

pensiamoci e andiamo più spesso a trovare i nonni...

giovedì 16 ottobre 2008

Mani nei capelli


http://www.mp3lyrics.org/VoN




Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
si che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare.


Povera patria
Franco Battiato

lungi da me schierarmi in politica
nè tantomeno col popolo indignato della critica
arcaica e urlata alla beppe grillo.
quella del consenso tra schifati (anche se spesso ammetto giustamente)
che adesso tutti insieme credono di avere la baionetta
dalla parte del mouse
contro dei moderni bava beccaris...
e io?
cosa faccio per il posto dove sto?

mercoledì 15 ottobre 2008

Fammi illudere: body battleground part 2





Dopo Oliviero Toscani
contro "er terore" dell'ingrasso scende in campo...
tinulla.


L'inutilità dello schieramento urbanistico vs una dimensione personale,
della moda che finge di difendersi e in fondo chejjefrega,
della gente che non sa più che pungiball usare per riflettere i suoi cazzi......
Preferiamo vivere va...


domenica 12 ottobre 2008

Le parole che ti ho detto

"Ho messo via un po' di rumori
dicono cosi si fa
nel comodino c'è una mina
e tonsille da seimila watt.

Ho messo via un po' di illusioni
che prima o poi basta così
ne ho messe via due o tre cartoni
e comunque so che sono lì.

Ho messo via un po' di consigli
dicono è più facile
li ho messi via perché a sbagliare
sono bravissimo da me.

Mi sto facendo un po' di posto
e che mi aspetto chi lo sa
che posto vuoto ce n'è stato, ce n'è, ce ne sarà.

Ho messo via un po' di legnate
i sogni quelli non si può
che non è il male né la botta
ma purtroppo il livido.

...polvere..
sia sui rimorsi che rimpianti
che rancori sui perché.
...il conforto di un cielo che resta lì."
cit. Ligabue

Aprirsi non garantisce sempre la stesura di un panorama incantevole davanti ai nostri occhi. Sul genere di quello che si godeva Liv Tyler dalla sua casa in pietra, quando ballava scalza scaglianado nell'aria le schegge del primo album delle Hole. Che dopo quel film mi chiedevo come fosse possibile fosse figlia di "boccadiforno"Aerosmith. Da allora anche per me è passato del tempo ed ho capito non solo che tutto è plausibile, ma anche che Steven Tyler è bello.
Insomma le ante le ho spalancate e quando non mi sono tornate indietro tatuandomi curiose srisce di lividi sul visino, non hanno rivelato terreni entusiastici. E' vero, spesso basta cambiare finestra, e spesso da quelle degli ambienti di servizio le viste sono migliori, tipo il cesso, un classico, dal quale di solito le inqudrature sul mondo sono sempre più interessanti diciamolo, anche per l'aura di necessarietà goduta dalla finestra del tempietto della defecazione.
Tuttavia spesso è occupato, o dà sulla tromba delle scale o,peggio, non ha finestre.
E io rischio di fare questa fine.
L'ho capito davvero solo ieri.
Due sole volte ho spalancato, dichiaratamente sincera, le imposte delle mie interiora situazionali.
La prima piangendo distrutta.
Per fortuna avevo di fronte una persona davvero speciale per me, che ha preso i miei organi in mano e li ha accarezzati senza sconvolgerne la posizione nel torace dell'emotività. Ha accettato la condizione del dolore, partecipandovi fianco a fianco: mi è andata bene.

La seconda volta mi sono aperta delusamente consapevole*.
Credendo inutilmente nell' intelligenza e nel rispetto universale, chè di errori tutti ne commettiamo. Tifando per la seconda possibiltà che ho concesso, anche perchè troppo orgogliosa per ammettere di aver ridato fiducia immeritata.
E mi sono trovata di fronte all'ennesima conferma -
testarda che non sono altro nel non dare retta alla spiazzante sincerità di intuito ed esperienza - che la definizione dell'assurdo di Camus, secondo cui nell' universo vige il paradosso e la vita umana è priva di senso, è la descrizione ideale di quello che vedo dal di dentro della feritoia.
Sforzarsi di trovare una logica l'ho quasi sempre trovato inutile se non deleterio. Dare un perchè alle nefandezze immonde che spesso crivellano il quotidiano è gran parte della storia della mia vita. E'un lavoro a tempo pieno e non lo rinnego, ma spesso lo ammetto a malincuore. E'il mestiere dell' ostinarsi a picchiare il cranio al muro, ben vestiti, con una giacca di coscienza autoesaminante e la cravatta della coerenza. E' credere di dare sfoggio della propria intelligenza allo specchio deformato da cui spiavano i propri occhi disincantati e senza voce. Invece la battaglia non è sul campo della comprensione ma su quello di uno stagnate masochismo cieco e autolesionista. L'accettazione come l'adattamento sono le parole d'ordine forse, tutte con la A, sembrano facili e sono tra le prime del dizionario ma le ultime in termini di apprendimento emotivo, almeno per me. Ho un carattere bellicoso, e non mi accontento mai. Spesso questa vena faustiana - che equiparerei ad una fede - conduce a non voler vedere la propria impotenza e piccolezza di fronte ad un cosmo del quale, se c'è, non possiamo comprendere l'ordine.
Tutto quello che ho scritto ora in modo a tratti leopardiano non è il risultato di una piccola, per quanto cocente delusione, ma dell' ennesimo estratto conto proveniente dallo sportello al centro del mio torace. Le casse non portano buone notizie e il salvadanaio ha finito le lacrime da tempo.
E i cocci sono pochi.
E non sono affatto preoccupata di rimpolpare il conto quasi in rosso a causa degli investimenti sbagliati. Non per disinteresse, ma perchè la voglio cambiare io "la vita che non ce la fa a cambiare me" anche se ne ammetto la tenacia invidiabile.





*"L' amore rende soli
ma è ben più doloroso
se per nemici e amici non sei più pericoloso.
La testa è così piena
non riesci più a pensare
che anche senza te
sipossa ancora respirare
tu uccidi ma non vuoi morire"
Afterhours

una piccola iena
solo se conviene

sabato 4 ottobre 2008

HOMOFOBICUS: e la curia..s' in****!!!!



urKaburKa@kika

Anteprima nazionale di "HOMO FOBICUS. L'INVOLUZIONE UMANA ALL'ALBA DEL TERZO MILLENNIO"

sabato 4 ottobre, ore 20.45
Auditorium di Piazza della Libertà - Bergamo
guarda il trailer su www.homofobicus.tk
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"Il documentario sui gay che fa discutere Bergamo" (Il Corriere della Sera)
"Pregiudizi anti-gay: bergamaschi vs omosessuali" (Tg Com)
"Sui gay dichiarazioni agghiaccianti in città. Ma non tutti sono così" (Dnews)
"Homo Fobicus, video choc" (Il Bergamo)
"Bergamo e i gay, un documentario mette a nudo tutti i pregiudizi" (Bergamonews)
in programma al Florance Queer Festival 2008 (Firenze) e al Queer Lion 2008 (Venezia) - 65esima mostra internazionale
d'arte cinematografica
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PROGRAMMA COMPLETO DELLA SERATA

ore 20.45 – proiezione "Homo Fobicus" (ingresso sottoscrizione 3 euro)
21.30 – dibattito con rappresentanti delle istituzioni locali e delle associazioni GLBT (relatori ancora da confermare)
+ esposizione della mostra fotografica "Gaypride2008" a cura di A.Giudici, D.Locatelli e F.Ferrandi
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a seguire....
ore 22.30
AFTERPARTY GLBT&friends
presso Agorà del Polaresco, via del Polaresco 15 – Bergamo (zona Longuelo)
DJ soulphusa (soul, funk, R'n'B) + Loveproject Trash Family (trash-revival) + No?Ya (drum'n'bass)
**Nel corso della serata supertombola con ricchi premi a tema!**

www.deltanove.tk
www.myspace.com/deltanove