giovedì 29 aprile 2010

Salvaluomo, Impara l'arte e giocatela a carte program




@edonè_bergamo

ecco IL NUOVO corso.
dal 5 maggio, bonapartisticamente agendo

iniziano circonferenze di parole e immagini
dalle ore 20 e 30 per due ore.

avete voglia e coraggio?

non serve nulla oltre ad un sorriso,
anche nn durbans,
colla,

forbici con la punta non per forza arrotondata

e dai cavolo!
tanto, mercoledì, almeno fino ai mondiali
sarà mica letale eh!

non ci credo che avete i gerani da innaffiare!!!

(per info a me
insalataconcettuale@hotmail.it
e per le iscrizioni andate all'edonè,
via gemelli, Redona, BG
o scrivete all'indirizzo:

info@edone-bergamo.com

directly)



And tis is the program:



Salvaluomo: Impara l’arte e giocatela a carte
Corso di storia dell’arte interattiva.
La duplice citazione, dai Bluvertigo e dai comici Pari o dispari, è emblematica dul tono del corso. Otto incontri in cui si scorazza dai corpi di verdure di Arcimboldo all’optical-art di Alviani. Il senso di questo viaggio è un invito a guardare l’arte in senso onnicomprensivo e critico, ponendola su un piano personale, quotidiano: libera dalla “cornice” dei ranghi, da leggere per il vero messaggio che contiene. Non per niente c’è chi riteneva “più facile trovare la bellezza nella disposizione dei piatti in cucina che in un museo”_M. Chagall.

Prima lezione
Mercoledì 5 maggio
_Metamorfosi
Dal quadrato bianco su bianco di Malevič al blocco su pezzo dei lego, passando dagli insetti – ritratto di Fiore e dalle verdure di Arcimboldo.

Seconda lezione
Lunedì 10 maggio
_Il Sogno
Ciò che lega i baffi alla Gioconda di Duchamp e l’icona serigrafata di Marilyn è la loro attitudine iconoclasta. Si aprono nuove prospettive grazie ad una visione irriverente e riproducibile del mondo. I capolavori partono o precipitano per strada. Dalla Factory i Velvet Underground: l’arte è ormai inscindibile dalla promozione e dall’estetica musicale.

Terza lezione
Mercoledì 12 maggio
_Lettere
La comunicazione visuale non è fatta solo di immagini. Tema della serata: lo studio e la funzione di caratteri e dei significati, palindromie e frasi “frattali”. Le parole come entità molecolari. Hoch, Boetti, Parra, Kruger.

Quarta lezione
Mercoledì 19 maggio
_“Your Body is a battleground”
Esattamente come i grafemi, gli oggetti di uso comune o i capolavori anche il corpo è al centro dell’osservazione artistica. Spogliato dalla sua sacralità lo si guarda, consuma, riproduce, ricontestualizza e inflazione. Tra gli autori trattati: Schiele, Saville, Beecroft.

Quinta lezione
Mercoledì 26 maggio
_Cartacce
I quotidiani sfornati ogni giorno, la busta del pane e le opere di Arienti o Mastrovito. Tutta carta.
In positivo o in “negativo”, ritagliata per creare stencyl. Ombre di carta- Bansky- che fanno parte delle pareti dell’immaginario urbano.

Sesta lezione
Lunedì 31 maggio
_Occhi
Dall’osservazione e dalla consapevolezza del proprio movimento partono la linea perfetta di Hokusai, quella incisoria di Beardsley e le deformità descrittiva di Malene Dumas nei ritratti.
L’osservazione come unico punto di partenza.

Settima lezione
Lunedì 7 giugno
_”Paint it Black”
La monocromia e soprattutto la china nera sono il DNA del linguaggio del fumetto: il ponte tra l’immagine- spesso musicata- e il linguaggio cinematografico. Una panoramica degli autori di graphic novel che stanno cambiando il modo di raccontare.

Ottava lezione
Mercoledì 9 giugno
_Baustelle
Dopo il monocromo il policromo grazie alla teoria del colore di Itten, insegnante del Bauhaus. Il “Cantiere” del Novecento in cui tutte le arti e i mestieri collaboravano alla pari a un progetto finale.


see you soon

venerdì 23 aprile 2010

Venerdì molesti per stomaci indigesti


Non so mai perché ti dico sempre sì

testarda io che ti sento più di così

e intanto porto i segni dentro me

per le tue strane follie per la mia gelosia.


La mia solitudine sei tu

la mia rabbia vera sei sempre tu.

Ora non mi chiedere perché se a testa bassa vado via

per ripicca senza te.


Io per orgoglio io non ti salverei

e dei tuoi miti cosa ne farei.

Intanto porto i segni dentro me

di un amore che oramai vive vuoto dentro me.


La mia solitudine sei tu

l'unico mio appiglio sei ancora tu.

Ora non mi chiedere perché

se a testa bassa vado via per ripicca senza te.


Ti manderei all'inferno questo sì

testarda io che ti sento più di così

e intanto porto i segni dentro me

per le tue strane avventure

per le mie vuote paure.


La mia solitudine sei tu

la mia rabbia vera sei sempre tu.

Ora non mi chiedere perché

se a testa bassa vado via per ripicca senza te.


"Testarda io"
Nella versione de Roberto Carlosssss
Le borse dei passanti
i loro vestiti leggeri,
i pensieri che sudano dallo sguardo,
dalle plissettature
delle labbra.
tutto quello che si perde a camminare studiando l'asfalto,
e le colate nere...
ed è strano come l'abat jour arancio non faccia il suo dovere.
mi attacco ad una gonna bianca
e penzolo.
foglia fuori stagione
che viene dal cile.

domenica 18 aprile 2010

Paganesimo triplicato:rapsody in blue

Non sono solita pubblicare opere non mie. Anzi di pittorico e munito di autore vivente credo proprio sia la prima volta.

This is
Javohl meine liebe blu

Primo della coppia di trittici con lunetta realizzato
da una fine ragazza avvezza alla descrizione pittorica
attraverso i toni
di una vista acuta e monocroma.
Fasci di luce.

La gentil ed eclettica pulzella risponde al nome di Arianna Farina
che oltre alla drammaturgia si dedica con intima e loquace
caparbietà alla tela.

Tra i personaggi ritratti l'intellettualautore Ferri Luca
e il designer _riga (Gabriele Rigamonti) a sua volta parte del trittico disegnatoreo-progettuale studiocharlie,
in questi giorni iperattivo in via Tortona.

Al centro....attimo egocentrico.
Giaccio sul tappeto di casa intenta al disegno..

Della mia omonima sentirete presto parlare
ammesso che non sia già capitato


With love

sabato 17 aprile 2010

Help me I'n in bed

If yourenot able to drink by yous glass...

you'll be a shadow without an identity.


Lenta, appiccicosa epidermide sui tasti d'avorio
mentre le nuvole si stracciano sopra il finto ciano
sempre più spesso latente.


Ore 6. Poco meno.

Cordofoni multistrato imperversano
come torture,
le radici della schiena emato_mea

estasiata

e rapita
colgo poco e umori ovattati...


c'è poco spazio...


fumo....

mi impongo gamme cromatiche, visive,
pentatonia
sterile.

E' chiaro,

come lo zafferano di uno scivolo di palstica.
Talmente che non ho difficoltà a lasciarmene violentare
dentro,
fuori
attorno.


Mi stringo i jeans addosso.
nel letto

dove c'è sempre più spazio.
E ho spostato il vaso danotte.
e ci mando in bestia.

mentre mi libero
su questa serigrafia estatica
arancio
e viola
e porpora...

i muscoli continuano a far male
dentro le cannucce

martedì 6 aprile 2010

Loggione


Pugnali di ghiaccio fendono l'aria in mezzo ai fili
al centro dell'erba
mentre proteggo delle piccole gambe in braccio,
che non mi apparrtengono e si stringono a me.

Incredula sono nauseata dai sapori forti di gioia e
pulsioni amaranto, di fiumi e fluidi.

E al quanto poco valore,
a quanto poco odio,
a quanto vuoto
a quanto pesante sarà guardare oltre il fumo
e scoprire che avevamo torto.

da tutto questo non devo proteggere
proprio nessuno.

La prova della tua forza nella mia erosione.

Povertà di mezzi,
d'intenti,
di obiettivi.

Per sporcare di benzina la pista,
per vincere
contro la ricarica.

La gente persuasa convinta che sia bella la vita col sole nel cielo d'estate.

Poi il vento finisce,
accarezzo la piccola testa adagiata su di me,
i capelli petalo,
e torniamo a seguire rotolare
i colori
che hanno forma di sfera.





E lucevan le stelle,

ed olezzava la terra

stridea l'uscio dell'orto

e un passo sfiorava la rena.


Entrava ella fragrante,

mi cadea fra la braccia.

O dolci baci, o languide carezze,

mentr'io fremente le belle forme disciogliea dai veli!

Svanì per sempre il sogno mio d'amore.

L'ora è fuggita, e muoio disperato!

e muoio disperato!

E non ho amato mai tanto la vita...