lunedì 1 agosto 2011

un novembre assolato

E le proteine rigide coprono sempre
senza crepe.
Purtroppo
con poco ossigeno nemmeno per me
non si muore subito,

si galleggia ancora
e non c'è ragione in nessuna assonometria in cui filtro la tua follia.

Perchè sei contagioso
sei morto
lo dico allo specchio
così simile al muro che non c'è

Vedo gli uomini e i gatti
a destra e a sinistra
nel sole

la notte li sento che mi accarezzano
che mi mordono

e non so come si chiamano

ma non hanno le chiavi del mio guscio nuovo
perchè non ha serrature

asfittico su misura.

6 minuti di tana
che è morta candida e
rinata di cenere asettica

trascinata sulla spiaggia del malaffare
tra le alghe di cartapesta molle in un bozzolo di muco giallo
sono finita su un materasso dove ti annuso i capelli buoni
lisci
soavi
avvolti nel sonno disturbato e viola di fumo popolato di mitili affusolati.


e se adesso tu smetti di imporre la tua mano sul mio capo come potrò ripetere i tempi e i modi del verbo credere? e riempire le tasche di sassi levigati?
non mi svegliare mai più
se non senti mugolare.

ti regalo la mia voce
ricordami solo la gola stringendola a 5 dita
e le altre mettile a palmi larghi sul viso e fa' scendere tutta la mano lungo la spalla.

accarezzami e non ferirmi
perchè di sicuro non sei bravo quanto me


continuerà a piacermi il nero mentre unisco le ciglia superiori alla pelle più in basso
sono così cambiata che fatto il giro completo della ruota e adesso è tutto possibile tranne
il passato