lunedì 29 marzo 2010
Saint_angeR
è che quando cresci la rabbia entro fa più fatica a raccogliere energie.
Come dopo un digiuno prolungato
il corpo si guarda all'interno
sbigottito e vacuamente speranzoso
di briciole.
Ma ce la si fa a continuare la marcia,
basta razionare i resti
e non abbuffarsi con il primo banchetto a tiro
dopo mesi di trincea.
So che è naturale,
istintivo
ma non sempre darwin concorda
con gli impulsi.
Il filo spinato
spesso va solo saltato
a volte,
e le barriere messe,
non infrante,
anche se sembra di erigere
una lama circolare nella carne
di proporzioni oldenburghiane.
Ma è solo una lente,
pian piano si recupera la presbiopia.
Allontanandosi.
Nel dubbio,
io pogo.
giovedì 25 marzo 2010
Rossetto e cioccolato@solo exibition
venerdì 5 marzo 2010
O_di:-LoN
e capire che non si è cambiati.
Che il sapore delle righe sul viso sa sempre di sale e di metallo
e che in fondo ci piace.
Perchè ti senti ancora vivo,
nel pantano del glutammato umano,
anche se frigni per niente.
Perchè sei vicino ai bambini
perchè credi che facendo colare tutto
il mascara che puoi
il cuore torni come nuovo.
E pensi di curare quello
mentre mandi generosamente
a puttane tutto il resto,
sia che si veda
che no.
Non vedi più i colori,
diventi una matrice,
un monotipo di incoerenza razionale,
garanzia imperitura dell'impronta del
letame che ti stai riservando.
Libando al tavolo di quel cazzo
di campeggio abusivo della vita.
E i tacchi che ti metti,
ti avvicinano solo a un soffitto che sai che vorresti sfondare,
coem la pantera rosa in auto con l'ispettore.
Ma tutto il cloroformio diffuso fa restare lì...
a Lodi, per strada
a Novembre.
Il naso
già becco,
non annusa più
e ali.
E cambi specie
mantre parli
convinto di nonessere più aquila
per chi non è cieco almeno
ma solo picchio
ostinato perforatore del tuo petto.
Ho le zampe palmate,
non asciugano ma
almeno tengono in piedi.
C0sa reggono però?
Solo piume ormai,
non ho più acqua
non materia grigia
non organi riconoscibili.
Respiro ergo
non so più cosa
sono.
giovedì 4 marzo 2010
Mad pavement
mercoledì 3 marzo 2010
Dedalo e Icaro
Nell'85.
A tre anni non potevamo immaginare che Klimt la amasse.
E comunque non ha fatto alcuna differenza.
Vorrei essere qui.
E tu?
cartolina ignota, anno suddetto.
riprovando a non cadere da solo nel vuoto per cominciare a diventare così com'é che avrei dovuto solo se avessi comunque davvero voluto tutte le cose che vedo così nuove che a volte nemmeno ci credo ed ho paura che il calore di un raggio di sole che ho sopra la testa
sciolga le ali di cera
o mi abbagli la vista
...
Dentro ai miei sogni ormai cosa c'é e cosa resta
soltanto i mostri che ho dentro alla testa
non era oro quello che brillava
non era eterno quello che restava
non era amore neanche quello che mi amava
eppure mi sembrava
la sola cosa sicura che avevo
ma mi sveglio lentamente non può piovere per sempre
nessuno ti dice mai niente
infatti a me nessuno mi ha detto mai niente
e qual'é veramente il problema
rimanere da soli o cambiare sistema
e se una cosa importante vale meno di zero
e una cazzata qualunque diventa un delirio
io spingo e vado avanti in questo giorno come tanti
E allora tiro due righe sul conto
e sono stanco di scappare da quello che ho intorno perchè ho bisogno di provare di nuovo da solo
a capire se cado
come se avessi comunque davvero vissuto muovo le ali di nuovo verso un posto nuovo diverso
Muovo le ali di nuovo - Tiromancino