lunedì 7 maggio 2007

Cartoni animati e tacchi a spillo:passami la carta da culo

Per antonomasia il paradiso dell' irreale, il posto delle cazzate, l'isola che non c'è dell' assurdo:questo ciò che per -quasi- tutti sono i cartoni animati. In realtà si tratta del frutto del lavoro di centinaia di mani, di cervelli, di sudori, di guadagni di molti take away chiamati in extremis alle due de notte. La verità è che farne uno o simularne la produzione è iun lavoro lungo, certosino, un parto, il passo di un uomo e per chi disegna o se ne occupa è come essere un organo dentro un organismo. Come un parto gemellare fatto da più persone e tutte insieme.

Beh ma, tanta fatica per niente?Per dare un po' d'intrattenimento in più nel regno del non pensiero? Spesso sento fare questa critica. Come con le puttane: ci si va, se ne parla, ci si sfoga delle più nascoste fantasie ma chi le ritiene degne di anello al dito?La realtà è che non si tratta del poco-niente in più ma del fatto che il mezzo cartoon porta ancora il giogo dell' etichetta:"cazzata", quindi non può facilmente superare i gradini che lo separano dalla bibbia. Al massimo potrà diventare-per benevolenza di qualche critico che quiel giorno ha digerito e mangiato bene-una divina commedia, ma pur sempre delle cazzate.
Stessa sorte tocca ai fumetti. Non da moltissimo assurti al rango di "graphic novel", le nostre amate letture da cesso (notare come la liberazione sia necessaria e sincrona) sono ancora trattate, da troppi ancora, come qualcosa di non degno di costituire una fonte d' insegnamento, di comunicazione "alta"(bleeeea). Personalmente sono andata a Trieste per un fumetto, il mio preferito. Da sola con la cartina e un paio di stivali neri. Tre dei giorni più belli della mia vita.

Ci dobbiamo svecchiare rigà, liberarci dal senso di colpa (e qua parlo subito per me medesima) nerbo della cultura occidental-paraculo-cattolica che non ce la fa proprio a imparare godendo da tutto, senza il microscopio rosso porpora cardinalizio.
La pesantezza solo è degna?Il sesso è ancora un peccato se alla fine non si dice "ti amo"? Se lui non ti fa le coccole che magari neppure vuoi? Se gli dici "no" quando ti chiedono (mica si fa solo in due...per qualche fortunato) "ti è piaciuto"?Solo se si conosce joyce si è dotti? Freud e Jung garantiscono la comprensione della psiche umana?Mi rispondo da me:mavedidannatteneaffanculo va!Eppure se non si cerca di considerare e comprendere l' emotività più spontanea spesso ci si casca. Se non ci si ricorda che il biglietto del tram non è cumulativo anche se facciamo parte del gregge che va a cadorna tutti i giorni.
I mezzi sono mille, e non solo il sedici ti ci porta. Tante volte è bello arrivarci a piedi. Magari anche nei panni di jessica Rabbit. Con i tacchi in mano però.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

yhea! nessuna pietà!
morte ai cani infedeli!
see you!
sick

Arianna ha detto...

Ottima soluzione, laviolenza spesso funzia. Letta mail di amica che auspicava come unica comunicazione testate nucleari..molti "adorano essere eccessivi".
A volte le tirano proprio fuori.
Non faccio nomi. Non conosco l'elenco del telofono a memoria.
Thanx siccboiz

Ville ha detto...

tutto è alquanto carino, a tratti mi viene la labirintite ma è tutta colpa del mio sistema immunitario che lotta strenuamente contro un principio di influenza che mi piega. io la maglietta di lupin ce l'avevo da molto prima che andasse così di moda tra la generazione modaiola di oggigiorno!