venerdì 29 giugno 2007

"Il mondo prima" e quello dopo

Quante cavolo di cose arancioni cadono x terra...E' paradossale quante parti cartacee di noistessi gettiamo alle ortiche asfaltoree senza renderci conto di fare un regalo al mondo. No, non è un momento in cui tutto va bene, sto per andare in vacanza e profumo di confetti(anzi, le mie ascelle appartengono alla categoria "non avvicinatevi a quella donna" in metro)ed ho gli occhietti full of cuoricini alla spank però , non so per la grazia di quale santo a cui non telefono da un tot, sono leggera quando cammino per strada e ho un sacco di voglia di reagire e di non perdermi in inutili tortuose stradine di montagna che non si sà bene dove stracazzo vadano a finire.

Spesso et volentieri ho un sacco di voglia di abbracciare la gente(oddio, sarò mica freak dentro?), tipo lo scorso venerdì.
Finisco in ospedale-ogni tanto un diversivo ci vuole no?perchè mica mi accontento di guardarmi un film per rilassarmi-scendo dall' ambulanza, ovviamente ricoverata versione merda-grembiule trasparente, criniera leonina, infradito e cintura anni settanta dell'impermeabile di mio padre pronta per l'impiccagione-e mi cagano in parte alla macchinetta per provare la pressione.Con in parte un robboso che litigava con una volontaria per una dose, un pezzo di torrone e che non voleva sedere sul lettino perchè aveva paura di cadere, nonchè l'immancabile rita levi montalcini in crisi respiratoria.
Ad un tratto,come un' apparizione, si dirige munita d'ali angeliche di flebo, un' allegra e cospulenta infermiera che mi chiede come và,se sono figlia unica-vedi alla voce"due post fa' "per rendersi conto dell'azzeccataggine della domanda-e avanzando la sua benevola e personalissima convinzione che "sivedechesonounabravaragazza".Ammaliata da tanta gentilezza mi dimentico della crisi respiratorio-esistenziale e le dico
"Sì"
Lei
"E dai, pensega mia.Sai cosa devi fare?Sta sera quando torni a casa di' una preghiera."
"Signora,ma io non ci credo.Non ci credo più."
(Lo ammetto, non era una cintura quella in vita ma una corda)
"E vabè, caso t'an frega, te dila stès."

Queste son risposte da dare cavoli.Queste sì.


E come se non bastasse appena passava vicino alla mia sedia mi accarezzava la testa.

Parte due.

Visita/e
Senza scendere nei dettagli, pareva mi volessero adottare.


Forse sono abituata male, forse credo poco...in generale,forse sono guarita.
Un po', anche da me stessa.


Grazie a tutti.
Anche quando il deodorante non ve lo mettete.


Breve ma intenso.
"

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