giovedì 22 gennaio 2009

Lo spirito delle scale











Atteggiarsi a casa gialla
con i muri interni tappezzati di muffa
nemmeno verde
sentirsi il retro di un muro al sole,
e girare la terra pedalando sull' equatore al contrario,
nel caso in cui la suddetta stella scaldi anche noi.

Rimboccami le orecchie,
all'interno.
Fodera gli spazi rimasti col sole
di lenzuola blu, per favore.

Con il cielo, color cielo
su palazzi grigi e squadrati,
di grigio palazzo squadrato,
coi fili e le mutande sopra,
compagni di mollette di pigiami stretti alle caviglie,

verde smeraldo sbiadito.

Accostare i lembi di palpebre
per non vedere.

Monta i fotogrammi che disegno a caso nella testa amore mio,
e fanne una sequenza con il tram in giallognolo e nero
che mi Raccoglie davanti al politecnico.

Avere le borse della spesa,
piene di cocci.
Non pesano,
solo le braccia da molti kili l'una,
senza forza, sono indolenzite.

Ostinarsi a dire che non ci si aspetta niente,
invece immaginare i tacchi ex lucidi
correre verso la stazione che scappa
tra poche ore secolari...

Dimmi cosa fare, consigliami gli investimenti giusti,
mentre sto spalmando i miei pensieri mormoranti sulla federa a corde,
mentre i miei jeans di 0tt0 anni fa grattano le mie nocche
sincronizzate con i miei piedi di gomma a stringhe
che prendono a calci la mia paura degli aghi
svogliati e pieni di smog.

Dimenticarsi cos'è il sangue per lo zingarelli
e sentire il sapore salmastro in bocca
del dopo un pugno.

Ricordare le stupidaggini fatte da piccoli,
impiccarsi per finta
sadicamente col cordone ombelicale
e sapere che poco altro sarà sempre rischioso così.

E premurarsi di estirpare le ciglia,
per non avere guide per le lacrime.

Dammi la buonanotte,
con uno dei tuoi odori,
l'unica cosa che mi resterà,
quando mi sarò fatta lavare dalle lenzuola,
e non seguirò nessuna delle tue intelligenti raccomandazioni,
rivendicando la libertà della solitudine comune

Sotto la luce a coriandoli,
che sbrodola morbida dalla tapparella sulla musica
la sera senza ore,
che si rotola sui muri di moquette.




"ogni tanto ti scende la maschera, quando non ti guarda nessuno" (coinquilino's cit.)

3 commenti:

Salvatore ha detto...

ARIECCOME hehehe un bacio bella mia ;D anche lontana sei nel mio cuore

Salvatore ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Arianna ha detto...

ccc
ma supercccsalva.
ti ho risposto sul tuo blog,
spettacolari,
il colore è quello della tua forza.
irruente e tagliente.
a prestissimo.


tua
Ari