giovedì 2 aprile 2009

il silenzio chiuso in te è più volgare di uno sputo

Tua madre ti ha vestita di tante gelosie

Ti ha messo cose in testa amare fantasie

In te ha riversato le proprie delusioni

Gli uomini ti ha detto son tutti dei coglioni

Così tu sei cresciuta in quella diffidenza

Fra un uomo e l’altro pensi non c’è la differenza

Di ogni tenerezza la più completa assenza il vuoto del tuo cuore rasenta la demenza

Oh mai, un sorriso che so una parola di più oh mai, un’occhiata chissà un po’ di complicità

Come fisarmonica ti lasci stringere ogni volta ma

C’e un silenzio chiuso in te più volgare co com’e

è più volgare di uno sputo

Tua madre ti parlava lavandoti le spalle

Bambina tu ascoltavi le sue infinite balle

“Tuo padre” ti diceva “è stato un magro affare

A quarant’anni appena è un uomo da buttare

“Tu gli volevi bene intendo a lui tuo padre

E non capivi bene le frasi di tua madre

Eppure hai cominciato e non ti riguardava

A difendere per sempre l’orgoglio di una schiava

Oh mai, mai un giorno che tu mi ringrazi

Ma non lo sai fare un gesto che sia

Spiritoso con me con te la domenica

Sei poco igienica si muore sai

Meglio andare via di qua a cercarsi una città

E non restare in questa mia periferia

Meglio andare via di qua a cercarsi una città

E non restare in questa mia periferia

la ragazza fisarmonica

paolo conte

la cosa migliore che ho letto in una stanza sconosciuta

mi ha lascaiot ricordi unici

come certi numeri

e odori

e situazioni

mi manca.

e sarà.

ballare...

auguri

ai baffi del mio nero

auguri alle linee dei viaggi

e degli imprevisti

la notte

al numero 4

che è un doppio doppio

alle orecchie fini

ai capelli

al sonno

della ragione

che lascia in pace

il cuore

alemno per una notte

nella bocca di un pesce

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