venerdì 23 aprile 2010

Venerdì molesti per stomaci indigesti


Non so mai perché ti dico sempre sì

testarda io che ti sento più di così

e intanto porto i segni dentro me

per le tue strane follie per la mia gelosia.


La mia solitudine sei tu

la mia rabbia vera sei sempre tu.

Ora non mi chiedere perché se a testa bassa vado via

per ripicca senza te.


Io per orgoglio io non ti salverei

e dei tuoi miti cosa ne farei.

Intanto porto i segni dentro me

di un amore che oramai vive vuoto dentro me.


La mia solitudine sei tu

l'unico mio appiglio sei ancora tu.

Ora non mi chiedere perché

se a testa bassa vado via per ripicca senza te.


Ti manderei all'inferno questo sì

testarda io che ti sento più di così

e intanto porto i segni dentro me

per le tue strane avventure

per le mie vuote paure.


La mia solitudine sei tu

la mia rabbia vera sei sempre tu.

Ora non mi chiedere perché

se a testa bassa vado via per ripicca senza te.


"Testarda io"
Nella versione de Roberto Carlosssss
Le borse dei passanti
i loro vestiti leggeri,
i pensieri che sudano dallo sguardo,
dalle plissettature
delle labbra.
tutto quello che si perde a camminare studiando l'asfalto,
e le colate nere...
ed è strano come l'abat jour arancio non faccia il suo dovere.
mi attacco ad una gonna bianca
e penzolo.
foglia fuori stagione
che viene dal cile.

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