mercoledì 24 dicembre 2008
Bologna Leggera
fine novembre 2008
@Leggere Strutture, factory creativa bolognese
Allora, questo è per ringraziare quelle brave persone piene di talento
e determinazione di Leggere Strutture di Bologna, che in 4 ore ci hanno fatto sbizzarrire sul movimento.
Un grazie speciale ad Alessandra Cussini che mi ha messo a disposizione 4 metri per più di uno per spaciugare violentemente e in santa pace;
al sig. Kain Malcovich e signora unitamente ai suoi omini geniali;
a Roberta e al suo fidanzato assistente e
al MIO di assistente, che mi ha aiutato nell'impresa dipingendo il sotto del tavolo (quella che vedete infatti sarebbe una tovaglia:)diventata poster)prima di tentare di demolire l'interno del locale dove siamo andati a sbronzarci la sera- in mezzo a musicisti e omopersonaggi che lo hanno importunato tutta sera.
Fortuna che eravamo scortati da un' ottima compagnia - grazie anche a jacopo e al suo entourage - e i danni si sono limitati ad una parte del muro, nessuno si è fatto male insomma, anche se qualcuno ha oggettivamente rischiato...nel dubbio io mi sono defilata in gradevole compagnia...
vedete cosa succede ad assumere gli extracomunitari guerrafondai?
Grazie a tutti insomma,
è natale e la gattina è più buona e non si mangia i topi, li fa ballare
martedì 23 dicembre 2008
Onora il padre e la madre: il natale quando arriva arriva
Il mare è pieno di pesci
Copyright nonna,
libera traduzione dal bergamasco
"ol mar l'è pié de pès"
Cosa cambia cosa e quando cambia cosa cambia
forse che i posti colorati diventano neri opachi
oppure ero distratto e li ho dimenticati
Se fossi caduto, magari mi sarei rialzato
come chi ha fatto il militare
e in fondo non è mai pentito
nonostante il mito...
Se il mare fosse il mio ambiente naturale
potrei toccare il fondo senza annegare
come una conchiglia imitarne il rumore
Forse che la vita andrebbe riazzerata
quando hai trent'anni
sperando di averne sette come i gatti
tanto sei soltanto il tempo che hai davanti
Cosa cambia le cose e quando cambia cosa resta...
intanto che mi ritorna tutto a bomba nella testa
mi chiudo come un riccio
e sembro pazzo...
Se il mare fosse il mio ambiente naturale
potrei toccare il fondo senza annegare
come una conchiglia imitarne il rumore
Se il mare fosse il mio ambiente naturale
potrei toccare il fondo senza annegare
come una conchiglia imitarne il rumore
Se il mare fosse il mio ambiente naturale
potrei stare sul fondo a riposare
e come una conchiglia imitarne il rumore...
e come una conchiglia imitarne il rumore...
Conchiglia_Tiromancino
quandi i capelli erano lunghi e loro tamarri
more noize...bei tempi
Stupendo trovarsi cambiati e non avere ancora trentanni
ne pretese,
ne case. Eppure non trovarsi sparsi.
La fatica costante di non dover essere attack,
di non aver bisogno di colle,
di restare malleabili ai contenitori, alle nicchie alle quali ci dobbiamo adattare, a volte appoggiare, per restare in piedi durante le curve per spostarci da un punto all'altro della metropoli-villaggio dell'esistenza.
Ma funziona solo se si tengono i piedi ben saldi a terra,
solocosì penso sia possibile riposare sul fondo e passare alla superficie senza fretta nè emboli.
Un grazie enorme agli altri passeggeri nel viaggio in tram
sabato 20 dicembre 2008
"Il vuoto del tuo cuore rasenta la demenza"
Paolo Conte
"La ragazza Fisarmonica"
La primmavera che fa bene ar core
dura un momento e fugge de cariera
ma sì c'avessi un friccico d'amore
pè me sarebbe sempre primmavera
Perchè l'amore sì è bello come te
fa nasce anche l'inverno le rose e le pansè
sì tu m'amassi fiore de gioventù
sarebbe un sogno d'oro che nun finisce più
sì tu m'amassi fiore de gioventù
sarebbe un sogno d'oro che nun finisce più
Fiore de gioventù
Ardecore
"La ragazza Fisarmonica"
La primmavera che fa bene ar core
dura un momento e fugge de cariera
ma sì c'avessi un friccico d'amore
pè me sarebbe sempre primmavera
Perchè l'amore sì è bello come te
fa nasce anche l'inverno le rose e le pansè
sì tu m'amassi fiore de gioventù
sarebbe un sogno d'oro che nun finisce più
sì tu m'amassi fiore de gioventù
sarebbe un sogno d'oro che nun finisce più
Fiore de gioventù
Ardecore
venerdì 12 dicembre 2008
giovedì 11 dicembre 2008
martedì 9 dicembre 2008
torino mon amour
è uscito tutto .
col sonno.
il riposo
concentrato,
spalmato come una cotognata
nel piumone.
caldo per ore
di ore su ore di fila.
volevo visitare mille cose,
ma la saggezza fisica ha avuto la meglio
e i porticati
slanciati
li ho percorsi ballando nel sogno.
e bene,
irreprensibilmente.
è meravigloso sentirsi lucidi e leggeri senza per forza aver provato dolore,
nell'idiozia becerocattolica che mi sono tenuta appiccicata come una scema.
e dipingere di notte è divino:
solo una coniugazione separa i verbi più così:
disegnare(scopare)
dipingere(sorridere)
dormire.
tanto domani sarò in metro,
ma più leggera.
grazie sere,fabio,marco..tutti
grazie ai soldi che non ho
ma per un cazzo
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per tutto il resto c'è mastercard
sabato 6 dicembre 2008
"Notti Nero Cristallo"
venerdì 21 novembre 2008
venerdì 7 novembre 2008
Mmm...
mercoledì 5 novembre 2008
Secondo comandamento: non disturbare
Mai rompere alle signorine.
Soprattutto se piccole,
e intente a giocare.
Mai essere certi di essere
prontamente vincitori
coi più cattivi.
ILPOST PRIMA é MEGLIO
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Cose vecchie riemergono
lunedì 3 novembre 2008
Mea culpa mea maxima culpa: proud to be rea
Questo è il risultato dello stare in compagnia con gente che mi ha riempito di cuba libre e di risate.
Dopo "solo" 4 mesi la documentazione in casa di Sere@Tourin.
E Lucca?
Devo ancora capire se sono scesa o no dall'ottovolante e pulirmi il sangue e la polvere dai vestiti. Una volta finita la sbronza del tutto_e in tutti i sensi_farò un micro resoconto: sempre fedele al mood "barcollo ma non mollo".
Nel frattempo il cane mi ha pisciato sui piedi...mavabbè...i calzini non erano miei bensì del mio autista (quindi), che ci prova sempre ma con stile.
Grazie ancora Sere.
ps: chiunque abbia notizia diinizative artistiche illustratoree mi contatti,
non resterà deluso
t_nulla dal banchetto del pierring
sabato 1 novembre 2008
Cimieri e baloon
RObe vecchiotte.
Forza lupi ...stanotte streghe domani Lucca!!!
Dai, cosa ci fate a casa?
Quest'anno è stato organizzato il contest "fai male al cosplayer", quei cosi che confronto gli emo fanno bene alla salute del pianeta.
Ma io liodio non tanto perchè ...vabè, manco ve lo sto a dire che di banalità ne dico anche troppe.., ma perchè hanno sconfinferato un mio amico al salone di Milano e poi me ne parlano tutti, ma tutti. E a me, che a Lucca nonci sono mai andata, mi sembra di andare in Vaticano nell' anno del Giubileo, e tutti mi mettono all'erta sulla concentrazione di suore sulla metrò romana.
Centuriona mi avvio alla notte più breve dell'anno...
Che la matita mi accompagni,
oltre quel figo del mio autista.
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Dio ci preservi dai Cosplayer
venerdì 24 ottobre 2008
Primo comandamento riflettere
Berluscao dalla Cina Con Timore
Grazie al premier,
che mi risparmia sempre un sacco di fatica sulle assurdità da dire,
anche se non fanno ridere.
Amen
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Bimbi allo sbando e Beckamp al Milan
giovedì 23 ottobre 2008
Madame, ancora?? Fuori dal finestrino prego...
Mi sembra sempre di urlare troppo a bassa voce..
Pessimo inizio, da capo.
Ho trovato un altro odio.
Ce l’ avevo già:
Continuo a commettere lo stesso sbaglio di mentirmi,
come fosse possibile perseverare così a lungo, sempre di più.
Una sorta di malattia degenerativa,
ma è peggio ..credo
ormai: non suppongo più.
In questa stanza è appena entrato un cane con una facilità che mi pare assurda,
dato che nei miei polmoni pare invece non filtrare un filo d’aria.
Mi manca in effetti.
L’aria intendo, adesso,
in questa casa che non è mia,
né mai l’ ho sentita tale.
Ho assaggiato l’amaro in poco tempo
ma tutto insieme,
e me ne stupisco,
ed è stupido in effetti
perché non ho fatto altro che ingoiare fiele per anni.
Avrei voglia del mio letto vecchio in effetti,
delle pareti d’inizio ‘900, con le cornicette stuccate bianche
sul soffitto fatto a boomerang come la stanza.
Dei vasetti pieni di acqua colorata vicino al letto
E di qualcuno da svegliare domani mattina prima di uscire per andare al lavoro.
Ho volutamente ignorato quante altre pieghe mefitiche potesse assumere l’esistenza.
Mi hanno detto di stringere i denti,
ma mi sembra che mi filtri la merda dalle fessure tra incisivi e canini a volte.
E dal fuori al dentro, questo è il grave.
Credevo, in un certo senso,
che una certa dose fosse finita,
invece avevo appena iniziato con una dipendenza da metadone.
Meno costoso
Ma senza piaceri e tante pene.
Sono sola,
con un cappotto addosso.
Senza cavallo,
senza auto,
senza casa.
Senza cose inutili.
Ho una sorta di artrite alla
Grafite,
che mi porta sui tasti e non al temperino,
che spero mi lasci in pace stanotte
in cui non voglio avere altri incubi
ché oggi non mi sono svegliata abbastanza
dalla dura nottata…
In effetti con due lauree potrei anche aver imparato che una delle frasi che non valgono nella vita è:
lasciatemi in pace.
A voi è mai andata meglio?
Sarò io che salgo sul patibolo.
Probabile,
credevo di cercare sicurezza invece mi scorgo a sperare sempre cambi qualcosa.
Eppure la sicurezza che non muti niente è sempre dietro l’angolo.
Mea culpa se non l’accetto.
Ho sonno,
ma minga tròp…
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La carica dei 101 - post -CRUDELITAS
mercoledì 22 ottobre 2008
martedì 21 ottobre 2008
Jamaican ospizio
lunedì 20 ottobre 2008
giovedì 16 ottobre 2008
Mani nei capelli
http://www.mp3lyrics.org/VoN
Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
si che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare.
Povera patria
Franco Battiato
lungi da me schierarmi in politica
nè tantomeno col popolo indignato della critica
arcaica e urlata alla beppe grillo.
quella del consenso tra schifati (anche se spesso ammetto giustamente)
che adesso tutti insieme credono di avere la baionetta
dalla parte del mouse
contro dei moderni bava beccaris...
e io?
cosa faccio per il posto dove sto?
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cammelli e grondaie
mercoledì 15 ottobre 2008
Fammi illudere: body battleground part 2
Dopo Oliviero Toscani
contro "er terore" dell'ingrasso scende in campo...
tinulla.
L'inutilità dello schieramento urbanistico vs una dimensione personale,
della moda che finge di difendersi e in fondo chejjefrega,
della gente che non sa più che pungiball usare per riflettere i suoi cazzi......
Preferiamo vivere va...
domenica 12 ottobre 2008
Le parole che ti ho detto
"Ho messo via un po' di rumori
dicono cosi si fa
nel comodino c'è una mina
e tonsille da seimila watt.
Ho messo via un po' di illusioni
che prima o poi basta così
ne ho messe via due o tre cartoni
e comunque so che sono lì.
Ho messo via un po' di consigli
dicono è più facile
li ho messi via perché a sbagliare
sono bravissimo da me.
Mi sto facendo un po' di posto
e che mi aspetto chi lo sa
che posto vuoto ce n'è stato, ce n'è, ce ne sarà.
Ho messo via un po' di legnate
i sogni quelli non si può
che non è il male né la botta
ma purtroppo il livido.
...polvere..
sia sui rimorsi che rimpianti
che rancori sui perché.
...il conforto di un cielo che resta lì."
cit. Ligabue
Aprirsi non garantisce sempre la stesura di un panorama incantevole davanti ai nostri occhi. Sul genere di quello che si godeva Liv Tyler dalla sua casa in pietra, quando ballava scalza scaglianado nell'aria le schegge del primo album delle Hole. Che dopo quel film mi chiedevo come fosse possibile fosse figlia di "boccadiforno"Aerosmith. Da allora anche per me è passato del tempo ed ho capito non solo che tutto è plausibile, ma anche che Steven Tyler è bello.
Insomma le ante le ho spalancate e quando non mi sono tornate indietro tatuandomi curiose srisce di lividi sul visino, non hanno rivelato terreni entusiastici. E' vero, spesso basta cambiare finestra, e spesso da quelle degli ambienti di servizio le viste sono migliori, tipo il cesso, un classico, dal quale di solito le inqudrature sul mondo sono sempre più interessanti diciamolo, anche per l'aura di necessarietà goduta dalla finestra del tempietto della defecazione.
Tuttavia spesso è occupato, o dà sulla tromba delle scale o,peggio, non ha finestre.
E io rischio di fare questa fine.
L'ho capito davvero solo ieri.
Due sole volte ho spalancato, dichiaratamente sincera, le imposte delle mie interiora situazionali.
La prima piangendo distrutta.
Per fortuna avevo di fronte una persona davvero speciale per me, che ha preso i miei organi in mano e li ha accarezzati senza sconvolgerne la posizione nel torace dell'emotività. Ha accettato la condizione del dolore, partecipandovi fianco a fianco: mi è andata bene.
La seconda volta mi sono aperta delusamente consapevole*.
Credendo inutilmente nell' intelligenza e nel rispetto universale, chè di errori tutti ne commettiamo. Tifando per la seconda possibiltà che ho concesso, anche perchè troppo orgogliosa per ammettere di aver ridato fiducia immeritata.
E mi sono trovata di fronte all'ennesima conferma -
testarda che non sono altro nel non dare retta alla spiazzante sincerità di intuito ed esperienza - che la definizione dell'assurdo di Camus, secondo cui nell' universo vige il paradosso e la vita umana è priva di senso, è la descrizione ideale di quello che vedo dal di dentro della feritoia.
Sforzarsi di trovare una logica l'ho quasi sempre trovato inutile se non deleterio. Dare un perchè alle nefandezze immonde che spesso crivellano il quotidiano è gran parte della storia della mia vita. E'un lavoro a tempo pieno e non lo rinnego, ma spesso lo ammetto a malincuore. E'il mestiere dell' ostinarsi a picchiare il cranio al muro, ben vestiti, con una giacca di coscienza autoesaminante e la cravatta della coerenza. E' credere di dare sfoggio della propria intelligenza allo specchio deformato da cui spiavano i propri occhi disincantati e senza voce. Invece la battaglia non è sul campo della comprensione ma su quello di uno stagnate masochismo cieco e autolesionista. L'accettazione come l'adattamento sono le parole d'ordine forse, tutte con la A, sembrano facili e sono tra le prime del dizionario ma le ultime in termini di apprendimento emotivo, almeno per me. Ho un carattere bellicoso, e non mi accontento mai. Spesso questa vena faustiana - che equiparerei ad una fede - conduce a non voler vedere la propria impotenza e piccolezza di fronte ad un cosmo del quale, se c'è, non possiamo comprendere l'ordine.
Tutto quello che ho scritto ora in modo a tratti leopardiano non è il risultato di una piccola, per quanto cocente delusione, ma dell' ennesimo estratto conto proveniente dallo sportello al centro del mio torace. Le casse non portano buone notizie e il salvadanaio ha finito le lacrime da tempo.
E i cocci sono pochi.
E non sono affatto preoccupata di rimpolpare il conto quasi in rosso a causa degli investimenti sbagliati. Non per disinteresse, ma perchè la voglio cambiare io "la vita che non ce la fa a cambiare me" anche se ne ammetto la tenacia invidiabile.
*"L' amore rende soli
ma è ben più doloroso
se per nemici e amici non sei più pericoloso.
La testa è così piena
non riesci più a pensare
che anche senza te
sipossa ancora respirare
tu uccidi ma non vuoi morire"
Afterhours
una piccola iena
solo se conviene
dicono cosi si fa
nel comodino c'è una mina
e tonsille da seimila watt.
Ho messo via un po' di illusioni
che prima o poi basta così
ne ho messe via due o tre cartoni
e comunque so che sono lì.
Ho messo via un po' di consigli
dicono è più facile
li ho messi via perché a sbagliare
sono bravissimo da me.
Mi sto facendo un po' di posto
e che mi aspetto chi lo sa
che posto vuoto ce n'è stato, ce n'è, ce ne sarà.
Ho messo via un po' di legnate
i sogni quelli non si può
che non è il male né la botta
ma purtroppo il livido.
...polvere..
sia sui rimorsi che rimpianti
che rancori sui perché.
...il conforto di un cielo che resta lì."
cit. Ligabue
Aprirsi non garantisce sempre la stesura di un panorama incantevole davanti ai nostri occhi. Sul genere di quello che si godeva Liv Tyler dalla sua casa in pietra, quando ballava scalza scaglianado nell'aria le schegge del primo album delle Hole. Che dopo quel film mi chiedevo come fosse possibile fosse figlia di "boccadiforno"Aerosmith. Da allora anche per me è passato del tempo ed ho capito non solo che tutto è plausibile, ma anche che Steven Tyler è bello.
Insomma le ante le ho spalancate e quando non mi sono tornate indietro tatuandomi curiose srisce di lividi sul visino, non hanno rivelato terreni entusiastici. E' vero, spesso basta cambiare finestra, e spesso da quelle degli ambienti di servizio le viste sono migliori, tipo il cesso, un classico, dal quale di solito le inqudrature sul mondo sono sempre più interessanti diciamolo, anche per l'aura di necessarietà goduta dalla finestra del tempietto della defecazione.
Tuttavia spesso è occupato, o dà sulla tromba delle scale o,peggio, non ha finestre.
E io rischio di fare questa fine.
L'ho capito davvero solo ieri.
Due sole volte ho spalancato, dichiaratamente sincera, le imposte delle mie interiora situazionali.
La prima piangendo distrutta.
Per fortuna avevo di fronte una persona davvero speciale per me, che ha preso i miei organi in mano e li ha accarezzati senza sconvolgerne la posizione nel torace dell'emotività. Ha accettato la condizione del dolore, partecipandovi fianco a fianco: mi è andata bene.
La seconda volta mi sono aperta delusamente consapevole*.
Credendo inutilmente nell' intelligenza e nel rispetto universale, chè di errori tutti ne commettiamo. Tifando per la seconda possibiltà che ho concesso, anche perchè troppo orgogliosa per ammettere di aver ridato fiducia immeritata.
E mi sono trovata di fronte all'ennesima conferma -
testarda che non sono altro nel non dare retta alla spiazzante sincerità di intuito ed esperienza - che la definizione dell'assurdo di Camus, secondo cui nell' universo vige il paradosso e la vita umana è priva di senso, è la descrizione ideale di quello che vedo dal di dentro della feritoia.
Sforzarsi di trovare una logica l'ho quasi sempre trovato inutile se non deleterio. Dare un perchè alle nefandezze immonde che spesso crivellano il quotidiano è gran parte della storia della mia vita. E'un lavoro a tempo pieno e non lo rinnego, ma spesso lo ammetto a malincuore. E'il mestiere dell' ostinarsi a picchiare il cranio al muro, ben vestiti, con una giacca di coscienza autoesaminante e la cravatta della coerenza. E' credere di dare sfoggio della propria intelligenza allo specchio deformato da cui spiavano i propri occhi disincantati e senza voce. Invece la battaglia non è sul campo della comprensione ma su quello di uno stagnate masochismo cieco e autolesionista. L'accettazione come l'adattamento sono le parole d'ordine forse, tutte con la A, sembrano facili e sono tra le prime del dizionario ma le ultime in termini di apprendimento emotivo, almeno per me. Ho un carattere bellicoso, e non mi accontento mai. Spesso questa vena faustiana - che equiparerei ad una fede - conduce a non voler vedere la propria impotenza e piccolezza di fronte ad un cosmo del quale, se c'è, non possiamo comprendere l'ordine.
Tutto quello che ho scritto ora in modo a tratti leopardiano non è il risultato di una piccola, per quanto cocente delusione, ma dell' ennesimo estratto conto proveniente dallo sportello al centro del mio torace. Le casse non portano buone notizie e il salvadanaio ha finito le lacrime da tempo.
E i cocci sono pochi.
E non sono affatto preoccupata di rimpolpare il conto quasi in rosso a causa degli investimenti sbagliati. Non per disinteresse, ma perchè la voglio cambiare io "la vita che non ce la fa a cambiare me" anche se ne ammetto la tenacia invidiabile.
*"L' amore rende soli
ma è ben più doloroso
se per nemici e amici non sei più pericoloso.
La testa è così piena
non riesci più a pensare
che anche senza te
sipossa ancora respirare
tu uccidi ma non vuoi morire"
Afterhours
una piccola iena
solo se conviene
sabato 4 ottobre 2008
HOMOFOBICUS: e la curia..s' in****!!!!
urKaburKa@kika
Anteprima nazionale di "HOMO FOBICUS. L'INVOLUZIONE UMANA ALL'ALBA DEL TERZO MILLENNIO"
sabato 4 ottobre, ore 20.45
Auditorium di Piazza della Libertà - Bergamo
guarda il trailer su www.homofobicus.tk
...........................................................................
"Il documentario sui gay che fa discutere Bergamo" (Il Corriere della Sera)
"Pregiudizi anti-gay: bergamaschi vs omosessuali" (Tg Com)
"Sui gay dichiarazioni agghiaccianti in città. Ma non tutti sono così" (Dnews)
"Homo Fobicus, video choc" (Il Bergamo)
"Bergamo e i gay, un documentario mette a nudo tutti i pregiudizi" (Bergamonews)
in programma al Florance Queer Festival 2008 (Firenze) e al Queer Lion 2008 (Venezia) - 65esima mostra internazionale
d'arte cinematografica
...........................................................................
PROGRAMMA COMPLETO DELLA SERATA
ore 20.45 – proiezione "Homo Fobicus" (ingresso sottoscrizione 3 euro)
21.30 – dibattito con rappresentanti delle istituzioni locali e delle associazioni GLBT (relatori ancora da confermare)
+ esposizione della mostra fotografica "Gaypride2008" a cura di A.Giudici, D.Locatelli e F.Ferrandi
--------------------------------------------------------
a seguire....
ore 22.30
AFTERPARTY GLBT&friends
presso Agorà del Polaresco, via del Polaresco 15 – Bergamo (zona Longuelo)
DJ soulphusa (soul, funk, R'n'B) + Loveproject Trash Family (trash-revival) + No?Ya (drum'n'bass)
**Nel corso della serata supertombola con ricchi premi a tema!**
www.deltanove.tk
www.myspace.com/deltanove
giovedì 18 settembre 2008
Dilanio onirico stancherrimo nell'etere etilico
E questo era lì da un po'...
Sospese.
"la bellezza ovunque,
senza utilità,
perchè non serve a noi"
mah...
mk
Credo che con le settimane si siano deformate.
Un memento per la prossima estate se mi verrà il ghiribizzo di non fare nemmeno un tuffo in un' acqua diversa da quella del bagno.
Non avrò più la mia casa. Sarà un trauma.
Lo è già....
minchia mica mi ricordavo che bere certe robe da distrutti fa certi effetti...
Etichette:
bellezze apocalyptiche
Non ricordo che giorno è... alla faccia della redbull
Ma pensa te.
Non bevo redbull e si vede.
Cazzo cazzo cazzo.
Sono reduce da una trasmissione su rai due sulla droga che mi varrà ricatti per i secoli a venire e da una giornata di 13 ore di lavoro in cui l'unica boccata d'aria l'ho presa per comprarmi lo scanner nuovo, nazista nei bordi e nei suoni.
Partorisco battute di tutti i livellli,
dalle più squallide alle + surreali...
poi sclero.
Sono in una casa enorme...
col silenzio...
l'azzurro...e tutto quello che fuori dalla finestra mi sono persa oggi...
E adesso mi sa che solo l'acqua mi può consolare...accogliere...rinfrescare...
Pulire.
Poi mi sembrerà tutto nuovo...
pulito...
sognerò donne dai polsi verdi...
arriverai tu ...
e ti vorrò per me...
ma mi devo accontentare di una fetta...
NO
(img urKaburKa@kikapress.com)
martedì 16 settembre 2008
giovedì 4 settembre 2008
FINISSAGE
11 Giovedì Settembre 2008
FREIHEIT
Libertà d'Exposizione
Finissage 11 Settembre 2008
Famiglia Margini via Sciesa 9 Milano
A cura di: Grace Zanotto e Paola Fiorido
Nell'ottica di quanto sancito dallo Statuto Internazionale in merito alla tutela dei diritti umani e alla difesa della libertà d'espressione: Galleria FAMIGLIA MARGINI aduna Visionari per l'ultima esposizione nel microspazio di via Sciesa.
Una rosa di 50 artisti Italiani che hanno oltrepassato le convenzioni del "senso etico comune" per aprire nuove frontiere sulla concezione e comunicazione dell'opera d'arte.
Una Mostra Fortemente volute per riassumere il percorso che Grace Zanotto e Paola Fiorido hanno sostenuto in questi 3 anni di attività indipente e no profit, per dare voce proprio a chi era sempre stato relegato ai Margini del Sistema ARTE.
Nel momento storico attuale, paragonato da molti al nuovo Medio Evo esistono delle realtà capaci di comunicare con diritto al di la della massificazione con le armi della figurazione.
Famiglia Margini incurante delle denunce, scomuniche e censure di ogni tipo che gli artisti convocati offrono,
accoglie e ne propone una selezione spietata e impudente. Sesso, Religione e Politica senza mezzi termini, simbologie e citazioni da ogni universo vengono reinterpretate con energieAnarchiche alla ricerca di un nuovo Rinascimento.
Artisti convocati: Fabrizio Garghetti, Paolo Cassarà, Angelo Cruciani, Pus, Florindo Rilli, Max Papeschi, Sergio Racanati, Eveline, Gatto 555, Maja Giannocaro, Ketra, Federica Moretti, Fritz Conti, Luca Dalmazio, Fabio Ballario, (b)ananartista, ABBA e Patrizio Basile, Tomoko Nagao, Chicco Camontelli e Tano Mallia, Andrea Gambugiati, Federico Molendini, Luigi Copello, Andrea Simoncini, Isotta Dardilli, Giuliano Cardella, Arianna Milesi, Alfonso Gasperini, Gianluigi Antonelli, Francesco Martin, Valentina Campagni, Elena Terrin, David Riganelli, Alessandro Acerra ... & Biagi Mattia , Sonia Arata, Francesco Di Santo, Luca Merendi, Loius Lopez de Castilo, Sicktoy.
Finissage : Giovedì 11 Settembre 2008
Cocktail at 21:00-24:00
Street concert ore 21.oo
(b)ananartista presenta
Die Vontrapp
Flower Trio
e PokoPony
Performance ore 22,30 Michelangelo Jr.
" Leo's towers : il terrore della libertà "
Interverrà Andrea G. Pinketts in
" Senza freni "
Vocal Performance: "CENSURA E' ENDURA" di Xena Zupanic
Installazione " Gentil Petrol " di Francesco Di Santo
Contatti : Galleria Famiglia Margini
via Sciesa 9 (Angolo via Bezzecca 2) 20135 Milano.
www.famigliamargini.com
Contatti stampa : 3333848284 - 3287141308
famigliamargini@gmail.com
Visite su appuntamento : Federico Molendini 3334812074
Image courtesy of
Max Papeschi Mickey Nazi Mouse
Il tutto inatteso
ci conto
kettzzz
mercoledì 3 settembre 2008
Redini
Choc
ho paura.
di come riesco nella freddezza.
di come so mentire.
non a me.
non a chi brinda con me.
assurdo.
non sto perdendo la testa.
va tutto bene.
va tutto bene.
ci deve andare.
a tutto rimediansi.
tranne che alla falce.
il bisogno della coperta di Linus riporta lenzuoli criptici.
VIvidi e quanto basta ermetici.
La memoria sotto mentite e nuove spoglie fa brutti scherzi.
Sto scrivendo una mappa,
da stracciare continuamente.
Fammi dormire,
fammi accoccolare.
Pensaci tu a farmi l'aria necessaria per non avere nulla da fare per me.
Fa' nulla
per non farmi pensare.
martedì 19 agosto 2008
mi ritiro per deliberare
This is Anna.
Le hanno portato via un sacco di cose.
Ma ha tutto eh, cellulare , ray ban, frigo pieno, scarpe di vernice, cultura.
Un posto sudato e invidiabile, solo che quando torna a casa e aspetta qualcuno, sapendo che gliel' hanno rubato si trasforma.
L'aria inizia a farsi pesante, nebulizza aromi da prontolegno vivo.
Vernice che tinge respiro, mobili, pensieri.
Eppure tutti dicevano che avesse superato il trauma,
che avesse smesso,
che l'orgoglio l'avesse vinto.
Ma è un animale come tutti.
Ha avuto sei anni e poi sette e poi l'età del motorino.
E avrebbe voluto frignare ma nn l'ha fatto:
era stupido. Ne era convinta perfino allora.
Poi le speranze nel cassetto le ha tolte solo che le ha usate tutti i giorni per non fare brutta figura con gli altri, credendo fossero l'unica ricchezza che possedeva. Ma all' imprevisto dell'ottnimento dei risultati è stata una signora anzitempo.
Poi il figlio.
e...vualà!
Anni di regressione.
Nel mentre un uomo.
Nn suo.
Di nessuno.
La pelle più liscia che potesse immaginare.
Si è creduta superiore.
Si è vista Giovanna d' Arco.
Invece ad Anna il fuoco fà male.
E soprattutto quello di un' altra, con i capelli rossi, che ha puntato la fiamma ossidrica troppo in alto.
Questo è il finale che nn vedrete mai.
Il resto è già successo.
A scelta i video.
Tanto si completano.
domenica 17 agosto 2008
sabato 16 agosto 2008
giovedì 14 agosto 2008
la posizione giusta
Premesso che ci sono pertugi adatti per ogni cosa e viceversa,
questa mi sembra la sede per disquisire in merito.
Credo non ci sia donna - ma credo potrei dire anche persona - che è una, che non si sia sentita rivolgere la fatidica domanda, a parole, a gesti, a manate oppure manco le è stato chiesto: mi dai il culo?
Personalmente non trovo la pratica così volgare. Trovo lo sia l'uso improprio. Per inciso, non mi entusiasma l'idea, credo che da quell' apertura, almeno da me, se ne deve che ne esca e non che ne entri di materia, ma credo questa sia una minacciosa punta dell'iceberg.
Infatti
se si relega il lato materialista della cosa in un angolo, ci si accorge banalmente che chi si professa detentore, signore e padrone del proprio bucio del culo, spesso non lo è.
Magari superificlamente, ma poi si lascia penetrare nei peggiori modi: moralmente,
sentimentalmente, professionalmente, nel senso che se lo fa mettere dentro in un modo che solo i pompieri possono levarlo.
Ovviamente adesso smetto di sublimare, e scaracchio la verità.
No, nel mio vero buco del culo, nel mio sgabuzzino,
poco è intonso, illibato.
Ma occhio, che stanno per arrivare i monsoni da lì.
E sto salendo le scale...
martedì 12 agosto 2008
"what did you do with him today???"
"Per tutto i lresto c'è mastercard.
Non so cosa sia il resto.
Ma presto mi interesserà."
Avrei detto...
Invece adesso no parlo.
Non pometto.
Mi lecco le labbra...
Chiudo le porte dietro perchè spifferi dolenti nn tornino.
Fuori tutto.
Anche se fa male.
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